Magliette Brandizzate: i primi 2 fattori che devi calcolare per venderle

magliette-brandizzate

Questo articolo è dedicato ai Freelance e alle nuove leve nel campo del design della moda o a tutti coloro che pensano di poter riuscire ad avere successo con delle magliette brandizzate

Ricamiamo e stampiamo sul Tessuto per piccole quantità in tempi brevi.

Questo abbinamento ci rende assolutamente l’ Isola dei Caraibi per chi lavora nel campo della moda e dei freelance, cioè dei disegnatori autonomi o per chi ha avuto un’idea brillante che vuole far passare da carta a tessuto.

Se hai avuto una buona idea, o sei finalmente riuscito a buttar giu la bozza di quel disegno che finalmente ti piace, magari lo vuoi vedere materializzato, e perchè non metterlo
su una FELPA, su una TSHIRT o su una POLO??

Ovviamente poi…si deve rivendere!

Per questo motivo, prima o poi, magari una scappatina da noi la fai…
anche solo per chiedere consigli.

Ci sono parecchie persone che pensano e sperano di avere avuto un’ottima idea,
di avere il disegno “Definitivo” tra le mani, di avere una miniera d’oro.

C’è la scena di Forrest Gump, quella dove lui corre dalla costa Est a quella a Ovest, e incontra le persone più disparate, ed una in particolare, un serigrafo, chiede consiglio su quale soggetto potrebbe utilizzare sulle sue magliette

E Forrest risponde che non lo sa, mentre una “spruzzata” di fango lo investe.
A quel punto il venditore di magliette gentilmente porge la maglietta per pulirsi.
Ne esce una ispirazione miliardaria: Lo Smile!!

Ebbene oggi siamo un pò così.

Abbiamo tutti il nostro sogno nel cassetto, e quando abbiamo, più forte che in altri, delle doti artistiche, vengono fuori delle bellissime soluzioni: e ne vedo tutti i giorni!

Ciò che vedo è tanta speranza, ma poco studio.

Non fraintendermi, non intendo dire che chi si avventura nella moda sia ignorante, intendo dire che spesso ti sembra di avere tutto, perchè hai un “disegno”, un progetto ma non sai che è solo la griglia di partenza!

Se hai avuto una Grande Idea, ora devi porti almeno 2 domande:
-a chi voglio indirizzare il prodotto?
-come penso di raggiungerlo per venderglielo?

Quando viene fuori questa domanda solitamente (non sempre per fortuna)
si apre una voragine e la risposta è: A TUTTI !

Questo è il 1° problema da risolvere!

Non preoccuparti non è un ostacolo che hai solo tu se hai risposto in questo modo, ci sono tante realtà, anche storiche, che rispondono così….

Ti dico subito perchè è un problema, per farti capire che una risposta più specifica
ti darà

SOLO TANTI RISULTATI POSITIVI:

Immagina di voler vendere uno SNAPBACK Personalizzato,

cioè il cappello con la visiera piatta per eccellenza,
il cappello da rapper.
Ti piace, ed il tuo disegno ci sta persino bene!

Vuoi venderlo a tutti.

Secondo te lo comprerà un uomo di 60 anni?
Io ne ho 40, mi piace ma non lo porterei mai… Poi de Gustibus…

Abbiamo già scartato 2 fasce di età, quindi il tutti si è già diviso in NON tutti.

Ecco che come età siamo sui 25/30 anni.

Dopo una analisi scoprirai che di donne che portano lo Snapback ce ne saranno si e no
1 ogni 20. Perchè?
Perchè vogliono apparire belle e non vogliono certo coprire quei fantastici capelli.
Quindi se l’ analisi è approfondita (ma anche superficiale…), il tutti è NON TUTTI..

Se vuoi mandare il messaggio a tutti, sparerai tante frecce (e quando parlo di frecce parlo anche di soldi spesi in pubblicità, oltre che di tempo impiegato) e potresti rimanere a secco e non aver ottenuto dei risultati.
Il tuo morale va giu, e pensi che il tuo disegno non sia poi il successo che avevi immaginato, .

Io ti dico: NON è detto!

Forse è così. Magari il disegno può non piacere.
Ma il test lo devi fare per bene!

Se hai sparato le Tue frecce infuocate contro un muro di mattoni, cioè se hai impiegato le tue risorse, per promuovere ad un pubblico troppo ampio o sbagliato, non puoi essere certo che le tue frecce non siano un’ottima arma!

Tu quelle frecce le devi scoccare su un carro pieno di paglia, ed  una singola freccia incendierà il villaggio nemico! (bella figura da battaglia medievale…pensavo ai soggetti di Simona!)

Ecco che se hai un buon disegno per questo cappello a visiera piatta, tu devi proporlo innanzitutto in ambienti dove viene apprezzato il Rap (o Trap-versione moderna)

Perchè non nelle scuole di ballo Hip Hop???
Lì sei sicuro che almeno il cappello piaccia.

cappello stiloso

Se ti sei mosso bene, (non sto qui a dirti come devi…) eliminando la variabile del cappello, potrai scoprire se il tuo disegno attrae o meno, e se oltre ad attrarre spinge le persone a spendere soldi per averlo.

Questo è un vero test!

Quindi
-a chi voglio indirizzare il prodotto? chi è interessato al mio prodotto?
la risposta in questo caso (è solo un esempio): Ragazzi che ballano hiphop

-come penso di raggiungerlo per venderglielo?
vado in una scuola che lo insegna

Il discorso si fa più complicato sulle t-shirt, ma le domande non cambiano:
-a chi voglio indirizzare il prodotto?
-come penso di raggiungerlo per venderglielo?

Visto che la t-shirt la mettono tutti, almeno qui non devo limitarmi, vero?

NO!!! Sbagliato!

La tshirt neutra va bene a tutti, ma tu vuoi metterci un disegno o no?

Pensi forse che se metterai il disegno di un gattino possa andare bene ad un uomo da 120 kg? (mhmhmhm un’idea fuori dagli schemi…)

Ma la risposta è NO!

Perchè a parte rare eccezioni, uomini di un certo “peso” non indosserebbero mai un capo rosa confetto con sopra un micio….

Al contrario non puoi nemmeno pensare che un teschio possa essere l’oggetto del desiderio di una casta donna di chiesa…

Quando vuoi che il tuo prodotto venda, (perchè lo vuoi vendere vero???)
se non hai fatto l’analisi PRIMA di avere ottenuto la tua creazione, almeno falla DOPO la nascita del prodotto, e potrai identificare il pubblico che più si adatta all’utilizzo.

Perciò se hai una T-Shirt con un chiaro emblema “Esclusivo” non puoi cercare di piazzarlo all’interno di una classe di 3° superiore.

Dovrai invece cercare un ambiente dove l’esclusività la fa da padrona…
Un esempio? un circolo di Golf!
O se non sono gli uomini i clienti a cui ti interessa vendere,
Parrucchiera più Chic della città!

Insomma i miei sono esempi, ma è così che dovresti pensare e muoverti.

Passiamo poi al discorso più disprezzato da TUTTI:
IL PREZZO
Questa è la prima domanda che mi pongono: sempre!

Siamo tutti convinti che se costa troppo
non si venderà

Premesso che non si possa vendere una tshirt da 5 euro a 50 a meno che tu non abbia
un Marchio affermato…
Come pensi di poter offrire una t-shirt esclusiva, adatta a poche persone, a € 9,90???
-eh ma è bella….
risposta di un cliente: -se l’ avranno tutti, e non è esclusiva, a 9,90 è roba economica…

Allora farò una tshirt che vada bene a tutti
(torna al punto di prima e capirai che stai ricadendo nell’ errore!)

Facciamo un esempio:

Decidi che venderai la tshirt a 9,90, non dovrai pagarla più di 4/5 euro, ci siamo?

A 9,90 inizi a fare la ricerca del tuo pubblico ideale che sarà, indovina un pò,
chi non ha molti soldi da spendere. Ma va bene perchè sono in tanti.

Come le raggiungi tante persone? Con la pubblicità, e quella costa.
E tu penserai a questo punto: e ma il passaparola….
Immagina una persona che non abbia molti soldi da spendere e che ripieghi
su una tshirt a basso costo, pensi che lo vada a dire in giro?

-Ciao, che bella maglietta, dove l’hai comprata?
-Ti piace? al Mercato!!

oppure:

-eh sai l’ho presa a 9,90
– ah dove?
-eh non ricordo bene, costava poco e l’ho presa…

Pensi che sia pubblicità? davvero???
Quindi la devi pubblicizzare se la vuoi vendere. E questo è sicuro.

Le persone vogliono dire di aver comprato una Tshirt della Supreme e a 200 euro,
dopo 4 ore di fila a Londra, perchè ce ne sono solo 200 nel mondo…

Puoi fare pubblicità a buon mercato,
puoi farne di gratis ma

devi sempre fare pubblicità ed arriverà il momento che se non hai abbastanza budget inizieranno a mancarti, in ordine, prima il tempo e poi il denaro.

Per cui dovrai iniziare ad alzare il prezzo se vuoi che ci esca del budget per la tua pubblicità.
Ma così inizi ad allontanarti dal tuo target, quello che avevi scelto all’inizio con pochi soldi
e devrai cercare un pubblico diverso perchè non sei più quello più economico.

In questo caso fisserai il prezzo della tshirt a 12,90 (giusto 3 euro per la pubblicità) ma il nuovo pubblico a 12,90 vorrebbe anche una maglietta migliore…

E quindi i costi iniziali passano da 4/5 euro a 7/8…
Hai cambiato target.(cioè il pubblico a cui indirizzare l’offerta)
Hai cambiato articolo (che hai dovuto tra l’altro testare, campionare e spenderci su)
Stai spendendo di più e guadagnando la stessa somma di prima, ma con tantissimo sforzo in più.

Morale:

il tuo Brand non è ancora conosciuto, non ti sei insediato in nessun mercato,
ed hai contro di te, tutti i forti brand che della pubblicità fanno la propria forza.

Questo è quello che succede tutti i giorni quando NON incontri qualcuno che possa farti aprire gli occhi.

Il tuo brand non sarà mai abbastanza forte se non gli dai Valore.

Il valore non è dato solo dall’idea, alla base devi metterci qualcosa!
Non dico di puntare subito al top, ma non fossilizzarti solo sul prezzo.

Il prezzo è importante, ma non è l’unica cosa.

Un articolo che di base dia maggior valore, ti aiuterà nel medio periodo.
Soffrirai un pò all’inizio, ma ne beneficerai col tempo.

Un prezzo giusto anche per te, ti aiuterà a sponsorizzarlo nei posti adatti e a farlo associare al corretto valore.

Il brand NON è una questione di prezzo.
Il brand lo costruisci un pezzo alla volta, analizzando ALMENO ciò che ti ho scritto, e lavorando con coerenza rispetto allo studio che hai fatto PRIMA di cercare di vendere.

Se pensi che questi spunti ti siano stati utili, ti consiglio di iscriverti nella mia newsletter, perchè seguendomi potrai avere più spunti possibili sull’ evoluzione della tua attività di Branding sui capi di abbigliamento.

Se non lo hai già fatto, puoi farlo da qui:

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