Logo bandiera italiana – Ecco gli strafalcioni più comuni e come evitarli

logo-bandiera-italiana

Parliamo del logo della bandiera d’Italia ricamato…

Qualche tempo fa mi è comparsa una foto di un mio cliente su Facebook e ho avuto un colpo al cuore.

Non tanto perché quel cliente ha poi deciso di fare le polo altrove (presumo per motivi di prezzo… ok, me ne sono fatto una ragione!).

Ne ho già parlato, ma questo errore è così madornale che spesso mi torna in mente e sono sicuro che farebbe rizzare i capelli a qualsiasi perfezionista dei dettagli (o patriota) come me.

Ebbene… 

Per evidenziare il carattere locale delle proprie produzioni Made in Italy, questo cliente decide di ricamare sulle proprie polo la bandiera italiana.

logo made in italy

In che modo?

I miei occhi non potevano crederci…

I colori erano invertiti: il rosso al posto del verde e viceversa!

Imbarazzante.

Ok – penserai forse tu – ma che sarà mai.

È solo un piccolo, stupido e insignificante errore.

I clienti non se ne accorgeranno nemmeno.

Mmm…

E se quel logo della bandiera d’Italia finisse sulle polo della tua associazione di volontariato, o che sò… su quelle che stai pensando di fare per il tuo comitato locale della Croce Rossa?

Penseresti ancora che è solo un piccolo errore insignificante?

Non credo proprio, o almeno non dovrebbe essere così, dai! 

I simboli hanno un significato e vanno rispettati, altrimenti diventano un’altra cosa.

Ad esempio, la bandiera della Costa d’Avorio.

bandiera Costa d'Avorio

E se poi l’errore fosse sul tuo nome, il tuo numero di telefono o il tuo logo… sarebbe ancora del tutto insignificante?

Va bene. 

Come è giusto che sia, ognuno ha le sue priorità.

Ma se vogliamo usare il logo del nostro amato tricolore, facciamo almeno un minimo di attenzione per risparmiare tempo e soldi senza cambiare bandiera.

Del resto basta seguire due o tre regolette semplici semplici per evitare tremende figuracce. 

Partendo ad esempio da forme e colori “a norma di legge”.

O pensavi di poter fare un po’ come ti pare?

Nel logo della bandiera d’Italia ogni cosa dev’essere al suo posto

Ok, abbiamo quindi visto che quando il logo della bandiera d’Italia ha i colori invertiti, diventa della Costa d’Avorio, facendo arretrare di parecchio il tuo posizionamento…

Non ho nulla contro l’Africa, chiaro.

Ma dal 7º posto in termini di reputazione tra i consumatori di tutto il mondo e 3° per notorietà dopo Coca Cola e Visa, il tuo Made in Italy invertito ti catapulta non so bene dove.

Negli oltre 2 secoli di storia, il nostro tricolore ha avuto forme e modelli diversi. Poi è arrivata la Costituzione Italiana, che dedica alla bandiera un intero articolo (l’Articolo 12) in cui ci dice:

“La bandiera della Repubblica è il Tricolore Italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni”.

Quindi da allora non ci sono più dubbi:

  • I colori sono il verde del paesaggio naturale e dei diritti, uniti al bianco e al rosso che richiamano gli ideali rivoluzionari del tricolore francese a cui si ispira la nostra bandiera;
  • Vicino all’asta (a sinistra) c’è il colore verde;
  • Le proporzioni sono di 2:3, cioè il drappo è alto 2/3 della sua lunghezza.

Dopo l’Unità d’Italia l’uso del tricolore si è diffuso sempre di più tra la popolazione. La bandiera e i suoi colori sono comparsi su prodotti commerciali, quaderni scolastici, sulle prime automobili e sulle confezioni dei sigari.

E anche sulle divise, come simbolo di identità nazionale.

Per non cambiare bandiera, puoi guardare la grafica qui sotto, presa a prestito su un sito degli alpini:

bandiera Italia per logo

Hai sicuramente riconosciuto lo scudetto e puoi vedere anche lo striscione in orizzontale, che sulle polo ritrovi su colletti e giro maniche.

Ma attenzione!

Anche in questo caso i cambi di bandiera non mancano!

Capita di vedere polo con i colori invertiti stile maglia Le Coq Sportif del Mondiale di calcio dell’82.

E anche se la Puma dice che non c’erano errori… beh, non so… se il tricolore diventa un’opinione fate un po’ voi!

Sta di fatto che le maglie della nazionale per i mondiali di Italia ‘90 avevano i colori da manuale. Insomma, quali erano quelli sbagliati? 

A me e al mio occhio attento non può sfuggire che i colori invertiti in orizzontale diventano anche in questo caso un’altra bandiera: quella dell’Ungheria!

E con questa, la figuraccia è assicurata come quella del comune di Rimini

bandiera Ungheria

Tra i commenti a questo “insignificante” strafalcione, si legge:

“La gaffe non è sfuggita all’occhio attento dei tanti internauti, lesti a pizzicare il funzionario comunale distratto. 

«Il responsabile deve chiedere scusa caro un tantinello di vergogna….Il Tricolore è il nostro simbolo nazionale, per cui sono morti milioni di uomini», scrive infuriato Luca Grossi. 

E a seguire una ridda di commenti fra l’ironico e il furibondo.”

Ma questi non sono gli unici indizi per un cambio di bandiera annunciato…

Logo bandiera italiana: la parte importante dei colori, anche dopo i lavaggi

Il tricolore italiano deriva da quello francese, in cui il bianco e il rosso simboleggiano la rivoluzione, intesa come sovranità per il popolo e libertà per la nazione.

Il colore verde aggiunge il significato della speranza e fiducia in un’Italia migliore, i diritti naturali dell’uomo e il florido paesaggio italiano.

A questi 3 colori si aggiunge l’azzurro, ancora oggi uno dei colori di riferimento e riconoscimento dell’Italia (ad esempio nello sport), sebbene scomparso dalla bandiera.

Partiamo quindi dai 3 colori di base, che hanno un nome e un codice.

Il codice rappresenta il loro pantone tessile e li rendono univoci, senza possibilità di errore (almeno si spera!).

Pantone logo bandiera italiana

  • verde: pantone tessile 17-6153 TCX, verde felce;
  • bianco: pantone tessile 11-0601 TCX, bianco acceso;
  • rosso: pantone tessile 18-1662 TCX, rosso scarlatto.

I giusti colori sono importanti perché anche in questo caso differenze di colore ti portano verso un cambio di bandiera inconsapevole.

È vero che verde brillante, bianco e rosso acceso possono non essere esattamente quelli ufficiali.

Chiaro: perché bisogna fare i conti con i colori dei filati, che non rispettano le regole dei pantoni, creati invece da mescole dei colori primari. 

Esiste anche una piccola variante, molto utile per chi usa i tricolori: quella a bassa visibilità.

Verdone, grigio chiaro e rosso scuro sono i colori della bandiera in versione bassa visibilità, molto  utilizzati nei reparti speciali e dai praticanti di softair, utili per non attirare l’attenzione dei cecchini. 

Per questi motivi è importante un occhio attento ed esperto, in grado di trovare i filati più adeguati a quelli ufficiali della bandiera italiana e all’uso che si vuole fare dei capi  da ricamare!

bandiera irlanda

Il rischio, ad esempio, è avere un logo con rosso sbiadito che tende al giallo zafferano (o all’arancio Guglielmo III, se preferisci) e che diventa una bandiera irlandese…

E poi che dire quando il tricolore rispetta i colori pantone corretti che poi, dopo un po’ di tempo, non sono più gli stessi?

Questo può essere infatti il punto di arrivo delle tue magliette con logo stampato anziché ricamato, dopo (spero non pochi) lavaggi!

E sì, perché se vuoi veramente risparmiare, dovrai considerare anche la tenuta nel tempo del tuo logo sul tessuto, per ottimizzare il tuo investimento.

Di certo un logo ricamato non sbiadisce, non si rovina e quindi non fa decadere l’immagine della tua azienda dopo qualche lavaggio in lavatrice.

E il tuo tricolore non ti fa diventare cittadino irlandese!

3 semplici consigli (+1) per valorizzare la tua attività,
con il logo corretto

Se anche tu vuoi evidenziare la tua identità nazionale e le tue produzioni orgogliosamente Made in Italy ricamando il logo della bandiera d’Italia, ma senza cambiare bandiera…

Lascia che ti dia qualche semplice consiglio:

  • Rivolgiti a chi sa cosa sta facendo sulle tue magliette, per evitare figuracce
  • A chi rispetta i simboli con significati comuni (o quelli del tuo brand)
  • A chi ha l’occhio allenato per valorizzare i dettagli 

Oppure: 

  • Scegli polo con il tricolore sul colletto e giromanica (quello giusto, mi raccomando…!!)

Come affermava il socialista Andrea Costa…

“Il tricolore deve sventolare nelle imprese civili che fanno risalire sempre più la nazione verso le altezze dell’ideale”

Fa’ almeno che sia il tricolore giusto!

Per evitare errori e imbarazzanti figuracce a piccoli prezzi e consegne rapide, puoi richiedere lo Starter Kit.

Puoi ricamare ciò che preferisci, con ben 3 garanzie.

Approfittane!

Orlando Ciavattella

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